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Monza, un enorme parco, il freddo secco di un tardo inverno, e in mezzo: un mucchio di inconfondibili borse gialle, quelle dell’Atletica Trento CMB. Un vero e proprio accampamento di atleti, dirigenti, allenatori, genitori, uno spazio per gli aquilotti intenti a gareggiare, tifare, discutere, festeggiare. Ai Campionati Italiani societari di cross 2008 l’Atl. Trento è stata la squadra più numerosa, ma non è mancata la qualità : magistrali Benedetti, Debiasi e Beatrici, ottimi Quarta, Bonenti, Iachemet.Ci è voluta una corriera da 35 posti, più qualche macchina, per portare gli aquilotti in quel di Monza. La grande attesa era per la squadra juniores. Benedetti ha stupito tutti cogliendo un quinto posto (che era un settimo, ma il lavisano ha lanciato nel finale un’elegantissima ed efficace volata) sugli 8 km del tracciato, una distanza di dicei volte superiore alla sua abituale (gli 800m)-solo ai corridori di classe è dato primeggiare anche al di fuori delle proprie specialità . Vittorioso è El Mazoury dell’Atl. Lecco (2’08, Giordy 27’56), è apparso invece pesante il rivale di Giordy, azzurro dei 1500m, Mario Scapini (14.). Giovanni Tonini si presenta ai nastri ammalato, eppure giunge 24. in 29’09-viene il sospetto che se più fiducioso nei propri mezzi sarebbe giunto nei primi venti. 48. è Federico Modica, 30’01, settantesimo Stefano Grimaz, 30’41, tre posizioni dopo Giorgio Peverato.
Capitolo Allievi, Debiasi ha fatto un garone: nella gara vinta da Marouan Razine in 17’02, Andrea giunge diciannovesimo in 17’49, pagando nelle gambe un’influenza piuttosto debilitante di qualche settimana fa, ma battendo (e non di poco) gli allievi di Grassi Rampelotto e Premstaller, che a Villa Lagarina gli erano arrivati davanti. 158. Andrea Bianchini, 206. Flavio Antolini, 217 Valerio Antolini.
Le donne: piace la grinta di Valeria Bonenti, la rossa di Bondo che con passo deciso ha colto tra le allieve il 35. posto in 18’25 (vittoriosa Jessica Pulina in 16’06). 115. Arianna Valenti, altra allieva di Alessandra Ghezzi, 120. Alessia Fontanari e 129. Jessica Scarpelli. Al primo anno junior giunge 29. la biondissima Bianca Piazzi (22’15), tira fuori un’inedita grinta Veronica Bonardi (come sempre nelle occasioni che contano: 23’30), 55. è la cembrana Valentina Rizzoli, che non molla dal primo all’ultimo metro.
Nel cross lungo donne, che registra l’autorevole prova di Elena Romagnolo (21’52), 32. Lorenza Beatrici in 24’06, 44. Francesca Iachemet (24’36), entrambe patiscono il freddo. Impermeabile a qualsiasi intemperie invece la grintosa Elektra Bonvecchio, manca poco che faccia vittime illustri: è 62. in 25’14, perde le varie scommesse che come sempre in queste occasioni fa con il padre (Sergio, il nostro allenatore di lanci) e l’allenatore (Gianni Benedetti) ma mette a segno comunque un bel colpaccio, in una gara che rispetto alle edizioni precedenti il 2007 ha incrementato livello e numero di partenti. In questo contesto giunge 107. la ‘paludera’ Giorgia Brugnara (27’32), soffre dolori allo stomaco ma non perde smalto nemmeno nel finale.
Squadra B sul cross corto, dove sono, rispettivamente, 79. Elena Franchi, 97. Erica Ferretti e 99. Romana Verones. Brillanti Quarta e Premstaller nel corto maschile, 86 e 90 in 14’20 e 14’21 (gara vinta dall’ex-aquilotto Floriani ora in forze alle Fiamme Gialle, 12’58), 148. Massimiliano Chemelli in 14’49, 187. Ferdinando Boscolo, cui va il merito non solo di aver corso bene, ma anche di aver convinto Manfred Premstaller a correre, 213. Tommaso Scarpelli. Tredicesimi nella combinata maschile, decimi nella combinata femminile, tutti al traguardo, né poteva essere altrimenti, dato che la dama dell’atletica trentina, Mariagrazia Gretter, stava sul percorso con un temibile bastone a incitare gli atleti. Ha potuto finalmente rilassarsi al ritorno, dopo il pranzo e una bellissima torta con l’effigie di una medaglia d’oro e una d’argento per Giordy e Stefano (il riferimento è alle medaglie degli Italiani indoor ad Ancona): al clima da gita fuori porta hanno certamente contribuito, nel viaggio di rientro, le performances canore di Elektra, e quelle di Mariagrazia (indimenticabile il duetto con il presidente in “Quel mazzolin di fiori”), a chiudere una giornata di fatiche e di risate. Alla fine della quale non è mancato un corale pensiero alla capitana della squadra femminile, Betta, cui ‘nonna Grazia’ ha già promesso di fare da babysitter non appena, tra 6 mesi ormai, tornerà a correre.